sabato 9 giugno 2012

Per concludere...


 ‘Registrare’ è un verbo che, come ho potuto constatare dalla mia esperienza del blog, racchiude in sé una grandissima quantità di significati. 
Quando uno ricorda, archivia, fotografa, disegna, vede, memorizza o più semplicemente si appunta qualcosa su un pezzo di carta, in ogni caso sta registrando (probabilmente senza neanche pensarci, essendo azioni quotidiane a cui non si dà più peso). 
 Nel post sui simboli da associare a questa parola è stato sorprendente come io mi fossi focalizzato in partenza sul cerchio rosso che si trova su qualsiasi dispositivo di registrazione e invece non avessi minimamente pensato al Copyright piuttosto che al Trademark, ovvero la registrazione di una proprietà intellettuale.

 L’azione del registrare è quella che ci ha permesso di conservare la nostra storia passata, che ci ha permesso di confrontarci con essa per imparare qualcosa e non commettere gli stessi errori.
Umberto Eco, durante un’intervista al Corriere della Sera del Luglio 2001, cita Bernardo di Chartres, filosofo francese del XII secolo, spiegando:

 Bernardo di Chartres diceva che noi siamo come nani che stanno sulle spalle dei giganti, così che possiamo vedere più lontano di loro non grazie alla nostra statura o all'acutezza della nostra vista, ma perché - stando appunto sulle loro spalle - stiamo più in alto di loro...».

 Nella frase del filosofo si evidenzia come la cultura sia una continua costruzione dell’uomo in quanto noi, basandoci sul sapere elaborato nel passato siamo in grado di progredire proprio in virtù delle acquisizioni precedenti.
 A fronte di ciò, senza poter registrare nulla, non esisterebbe l’esperienza e la nostra conoscenza sarebbe solo quella “istantanea” del presente.

Abbecedario


A  come archiviare
B  come bobina
C  come Copyright
D  come DAW (Digital Audio Workstation)
E  come Edison
F  come fonografo
G  come grammofono
H  come home recording
I   come immagine
J  come JVC
K  come Kodak
L  come lastra (fotografica)
M come microfono
N  come nastro
O  come occhio
P  come pubblicità
Q  come quadro
R  come registratore
S  come solco
T  come Trademark
U  come
V  come videocamera
W come Walkman
X  come
Y  come
Z  come Zonophone

Una mappa concettuale


lunedì 4 giugno 2012

Cosa per registrare?

Che risorse occorrono per registrare?
Prima di tutto è necessario che anche in questo post il termine registrare è preso nella sua accezione musicale, giusto perchè è quella che, personalmente vedo sfruttabile per questo argomento.



Registrare dei brani musicali implica di disporre di due principali risorse che si ha la volontà di utilizzare: disponibilità economiche e tempo, molto tempo.


Per la prima il discorso è differente a seconda che uno abbia intenzione di registrarseli da solo ("in casa") oppure che si voglia rivolgere ad uno studio più o meno professionale di registrazione.

Nel primo caso i soldi che si devono mettere in conto da spendere sono davvero tanti, in quanto bisogna procurarsi almeno la minima attrezzatura necessaria per lo scopo. Sto parlando di microfoni, cavi (da non sottovalutare), preamplificatori, mixer, un buon computer, un programma apposito (come Protools, Cubase o Logic, ma ce ne sono davvero tantissimi altri) e una buona scheda audio. Senza contare tutta la strumentazione di cui, è sottointeso, bisogna disporre.
Se la volontà è quella di "fare da soli", oltre al tempo e al denaro, che in un modo o nell'altro si possono riuscire a reperire, è d'obbligo anche un po' di conoscenza e di consapevolezza di quello che si sta facendo, e quella non è così facile da ottenere, se non con molta pratica.
Cercando sul web ho trovato il sito di uno studio di registrazione che ha una interessante pagina di spiegazione, soprattutto circa il tempo impiegato nelle registrazioni:
http://www.moscowlab.it/archivio/tutorial/quanto-tempo-per-registrare
Per quanto riguarda invece il costo basta farsi un giro in qualsiasi negozio online di musica per farsi un'idea sul costo dell'attrezzatura, e nello stesso sito di prima (per esempio) per il costo a ore di una sala registrazione, che si aggira comunque sempre intorno ai 40-50 €/h

domenica 3 giugno 2012

Un grazie a lor signori

Una breve carrellata di coloro ai quali dovremmo dire grazie ogni volta che, premendo il tasto Rec, mettiamo al sicuro dal tempo e dalla fugace memoria, un breve ricordo audio/video che sia.


Alexander Graham Bell: inventore di uno dei primi microfoni;
Thomas Edison: grazie alla sua stessa invenzione del ripetitore telegrafico avrà l'intuizione per il più famoso fonografo;
Charles Cros: nello stesso periodo di Edison, in Francia, stava lavorando ad una macchina esattamente corrispondente al fonografo, che avrebbe chiamato Paleofono. Purtroppo non fu mai costruita;
Emile Berliner: modificò il fonografo di Edison per adattarlo ad un uso specificamente musicale, inventando così il grammofono;
Oberlin Smith: compì i primi esperimenti su un innovativo metodo di registrazione, quello su supporti magnetici;
Valdemar Poulsen: utilizzò l'idea di Oberlin mettendola in pratica e brevettando il primo registratore magnetico a nastro, che chiamò telegrafono;


A partire dagli inizi del '900 non si possono più  facilmente individuare nomi distinti di inventori e personaggi di spicco in quanto il panorama della registrazione sonora (ma non solo) si amplia con velocità talmente elevate da vedere la nascita di numerose multinazionali che brevettano a loro nome tutte le successive innovazioni del campo.


Nel 1902 la Zonophone propone il disco a doppia faccia, la AT&T sviluppa i primi altoparlanti e amplificatori ad uso professionale.

Nel 1929 la RCA inizia la stampa dei dischi in vinile delle colonne sonore dedicate alle trasmissioni radiofoniche.
Nel 1951 arrivano i primi registratori portatili, come il Nagra e il Grundig Reporter.
Nel 1952 Edgar Villchur ed Henry Kloss fondano la ancora oggi famosissima Acoustic Research (AR), una delle aziende leader nella produzione di impianti di riproduzione audio di alta qualità.

Nel 1963 la Philips presenta al pubblico la Compact Cassetta, mentre nel 1965 la Sony fa arrivare sugli scaffali il primo Video Tape Recorder.
Nel 1976 la JVC presenta invece il suo VHS; sempre la Sony inventerà lo storico Walkman, nel 1979, che diventerà l'emblema degli anni '80.
Infine, la musica com'è conosciuta da tutti oggi, ovvero nel formato più famoso al mondo, l'MP3, nacque ufficialmente nel 1997, anche se gli studi iniziarono ben prima.
A capo del gruppo MPEG troviamo un italiano, Leonardo Chiariglione.